07/01/2011

BIKE SNOB NYC

clicca per ingrandire...Francesco Maule ci segnala un interessante libro sul mondo della bicicletta visto con gli occhi disincantati di Bike Snob NYC un blogger-scrittore-ciclista newyorkese...

Francesco Maule, bmx-rider degli anni 80/90 e papà di Mosè (G2 del Bmx Creazzo) ha scritto una recensione che vi proponiamo qui sotto.

Il libro è stato tradotto in italiano e pubblicato da Elliot edizioni.

il blog: BIKE SNOB NYC

 

la recensione di Francesco Maule
clicca per ingrandire...BIKE SNOB NYC
Manifesto per un nuovo ordine universale della bicicletta
Elliot edizioni, Roma 2010.

Bike Snob NYC è un blogger-scrittore-ciclista di New York (USA). La traduzione in italiano di questo suo libro indica che la sua fama si sta facendo largo anche oltreoceano (da noi) e oltre gli utenti della rete. Il sottotitolo così altisonante e pomposo indica già quanto ci troviamo di fronte a uno dei soliti personaggi “prendere o lasciare”: o lo ami o lo odi. Ciò varrà anche per tutti i ciclisti e amanti della bici. Le idee, i suoi racconti, le sue spiegazioni potranno farci innervosire o entusiasmare ma di certo non mancheranno di farci riflettere su questo mezzo così speciale com'è la bici. Simpatiche e impietose le sue descrizioni dei vari tipi di ciclista: il vampiro, il corridore (con tutte le sottospecie), il ciclista metropolitano, il messenger, la bella godzilla, il brontolone Retrò, il lupo solitario, etc.
Ottimi consigli sulla vita di strada del ciclista e sull'approccio culturale da costruire per una nuova civiltà ciclica (o ciclopica o ciclabile o ciclistica, insomma basta pensare a un futuro di civiltà, poi chiamatela come volete... ) li possiamo leggere nel capitolo “CICLO-FOBIA. Pregiudizio e propaganda”. Impietose e spassose le pagine sulle sottoculture del ciclismo (nomina anche il BMX alle pagine 122-123), da non perdere la parte sull'anima delle biciclette, come utilissimo è il mini manuale (pp 135- 142) con la spiegazione delle riparazioni basilari. Altre cinque pagine sono dedicate alla spiegazione di come legare la bici per non farsela rubare, partendo comunque dal presupposto che le bici vengono rubate e ciò non rappresenta sempre una disgrazia: grandiose le considerazioni pseudo filosofiche di pagina 144. Non senza prima aver ricordato la parte sul dolore, “il crudele istruttore della natura”, elemento non senza una sua notevole influenza nella vita del ciclista (male alle gambe e/o in varie altre parti del corpo, cadute, condizioni climatiche, etc.) chiudiamo questa pseudo recensione con le parole trionfali dello stesso Bike Snob NYC (alias Eben Weiss) di pagina 157:
«Viviamo un tempo ricco sia di abbondanza intellettuale che di pura immondizia. È estenuante dover guardare l'immondizia e, a volte, l'unico modo per farsi strada è con l'attività fisica. Questo non cambierà mai. Si avrà sempre bisogno del proprio corpo in modo produttivo ed espressivo. Mentre si arranca tra i detriti culturali, è di giorno in giorno più facile perdere il contatto con questa verità. E se la danza contemporanea e lo spogliarello non fanno per voi, allora il ciclismo è un ottimo modo di soddisfare questo bisogno».

Francesco Maule


alcune pagine dell'edizione inglese
 
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