04/12/2010

Quando la burocrazia diventa 'MUROCRAZIA'...

clicca per ingrandire...Arriva dal Piemonte un'altra storia di disinteresse dell'amministrazione verso chi si attiva per creare dal nulla nuove realtà sportive, senza scopo di lucro e interamente dedicate ai giovani...

David Caffo è un rider degli anni '8o, l'epoca d'oro del nostro sport, che come altri piloti di quel periodo ha ritrovato la voglia di andare in pista. Lo abbiamo visto in azione a Creazzo, per la prima tappa del Circuito Italiano e in altre occasioni, l'entusiasmo e la classe non mancano, un po' di allenamento costante e lo vedremo di sicuro lottare per le prime posizioni della categoria.

David però non si è limitato a riprendere in mano la 20" e pedalare, è una persona intraprendente e si è attivato per mettere in piedi un progetto ambizioso: un impianto di classe internazionale in Piemonte, dove ai tempi, di piste ce n'erano una decina e le gare richiamavano diverse centinaia di appassionati. (vedi articolo da StampaSera 10/10/1983:PDF)

David ha fatto le cose per bene, contando sulle proprie risorse e sul supporto di un amico, ha attivato i massimi responsabili federali del settore , Renato Riedmuller referente FCI per il Fuoristrada e Ludovic Laurent, DT della nazionale e creatore del progetto della pista. Tutto pronto, manca solo l'ok dell'amministrazione, e qui comincia l'avventura...

 

racconta David Caffo:

"L'idea di costruire una pista di BMX qui in Piemonte è stata mia, questa passione per la BMX che ho dentro dagli anni '80 mi ha dato la forza ed il morale per rimettermi in gioco, a quasi 38 anni, con questo magnifico sport che non praticavo più da venti anni. Devo dire che non è stato per niente facile combattere per i permessi per un progetto di questo tipo nonostante in Piemonte non ci sia più nulla ormai dal '90.

il progetto ...
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L'idea è partita ad aprile di quest'anno, quindi molti mesi fa, perchè ero stufo ed incredulo di dover percorrere almeno 200km in auto per potermi allenare sulla pista più vicina a casa mia, affrontando spese costanti ad ogni spostamento, oltre a quelle per venire alle gare.
Non potevo pensare che in una regione come il Piemonte, che negli anni '80 al '90 era provvista di circa 8 piste poi disintegrate da un giorno all'altro a fine anni '90, oggi non avesse più nulla....!!

Il progetto è completamente autofinanziato da me e dalla persona senza la quale non avrei mai potuto fare niente, vale a dire il mio amico nonchè collaboratore Salvatore Azzolina, per gli amici Johnny, padre di famiglia che ha creduto da subito nel mio progetto mettendosi a disposizione per aiutarmi a trovare il terreno da affittare su cui costruire la mitica pista. Avere una persona come lui al fianco è per me molto importante, il suo sostegno sia morale che economico è indispensabile. Grazie a lui siamo riusciti ad affrontare molti ostacoli burocratici quasi incredibili e a trovare il terreno adatto su cui realizzare il nostro progetto, appoggiato ed atteso da numerosi appassionati.

Come dicevo, nonostante io sia partito ad aprile con questa mia idea, a settembre non avevo ancora messo giù neanche un salto perchè sono dovuto passare tramite due comuni a cui avevo già presentato tutte le carte burocratiche del progetto prima di dovermene cercare un terzo disponibile ad accettare la cosa, facendomi ritardare notevolmente il tutto.

E' successo infatti che dopo aver preso la prima mazzata dal primo comune contattato e che da subito aveva dato il consenso per poi rimangiarsi tutto con scuse e motivazioni stupide ed inaccettabili, ci siamo dovuti rivolgere ad un'altro comune che approvasse questo importante progetto, perdendo un sacco di tempo e di morale ma andando comunque avanti.

A settembre dovevamo già essere pronti per iniziare i lavori quando siamo stati bloccati o meglio boicottati dal comune in questione vale a dire il secondo, prendendoci un'altra bella doccia fredda. Quindi, per farla breve, senza arrenderci siamo ripartiti alla carica proponendoci ad un altro comune limitrofo (il terzo !!!) riutilizzando tutte le nostre carte ormai pronte da aprile. Devo dire che questa volta ho davvero pensato di farcela!

Il mio collaboratore Johnny è anche venuto insieme a sua moglie a vedermi correre a Vigevano, per rendersi conto dell'ambiente e vedere dal vivo questo sport che lo ha subito colpito ed affascinato. Ringrazio Johnny di cuore per tutto quello che sta facendo per me e per se stesso, credendo al progetto ormai quasi più del sottoscritto. Ammetto che dopo tutta quella stupida e pazzesca burocrazia stavo per arrendermi mentre lui mi ha sempre incoraggiato ad andare avanti e non mollare.

Purtroppo però è finita male anche con il terzo comune che non ci concede il permesso di movimento terra a causa di qualche lamentela ... Il progetto è ancora sulla mia scrivania ma a questo punto è il morale per insistere che non c'è più....!!!

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Voglio ringraziare pubblicamente la Federazione, in particolar modo Ludovic Laurent, Mauro Centenaro e Renato Riedmuller per la loro disponibilà e non ultimo colui che ha creduto da subito nel mio progetto e mi ha sempre appoggiato in tutti questi mesi, Manuel De Vecchi: sappiate che il mio progetto non verrà nè bruciato nè strappato, mai dire mai nella vita ...

David Caffo"

Laurent e Riedmuller in sopralluogo
 

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Sognando a Frejus...
la maglia storica
David a sin. con Manlio Iaccarino

 

 
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